"Una leggenda messicana narra: q
uando cominciò il mondo a
luna salì su un albero. E lì cominciò a tessere e a ricamare.
Il rebozo è un pezzo di tessuto che può variare da 1.50 mt
ai 3 mt di lunghezza dai molteplici variopinti colori e può essere di cotone,
lana o seta.
In Messico, l’uso del rebozo è tradizione.
In alcune comunità la rebozo è un simbolo di rispetto.
Il rebozo viene regalato alla donna che convoglia a nozze e
quindi se si vede in giro per strada una donna che indossa una scialle rebozo,
gli uomini sapranno che questa è una donna sposata, e che quindi bisogna
rispettarla ed onorarla come tale.
In alcune zone rurali del messico alcune donne incinta usano
avvolgersi il rebozo alla vita per dare un maggior sostegno alla pancia ed
aiutarle nei duri lavori fisici che fanno.
L’uso più semplice e comune è quello di metterlo sulle
spalle per ripararsi dal freddo.
Il rebozo viene utilizzato anche per trasportare carichi
pesanti sulla testa.
E’ però anche usato per trasportare i bambini. Le donne
anziane infatti insegnano alle più giovani come legarlo per portare i bambini,
in modo che ogni donna, anche se non ha figli, sa come portare un bambino, e
può utilizzarlo per trasportare i suoi fratelli o suoi nipoti o nipoti, e così
via.
BENEFICI DEL REBOZO in gravidanza
Il rebozo è può essere quindi usato nell’arco di tutta la
gravidanza per sostenere e contenere il pancione, ma anche per donare relax
alla donna, affaticata dal peso e per tonificare a livello addominale i tessuti
distesi dalla gravidanza sulla pancia e su tutto il corpo.
Può essere inoltre utilizzato per aiutare i bambini a
cambiare posizione dentro la pancia (bimbi podalici in quanto rilassa i muscoli
e potrebbe permettere al bambino maggiore spazio per girarsi, e i bambini in
asinclitismo, ovvero quando il corpo del bambino non è in asse con la testa e
il tutto non è in asse con il canale del parto).
La donna gravida potrà trovare, tramite il massaggio rebozo,
grande giovamento e sollievo al pube ed al coccige.
In travaglio il massaggio rebozo effettuato dal partner può
essere un valido aiuto per la donna e da modo al compagno di sentirsi attivo ed
utile in un momento così delicato.
Potrà essere di aiuto per attenuare il dolore delle
contrazioni e nello stesso tempo renderle maggiormente efficaci effettuando un
“ballo lento” di coppia con il rebozo.
Durante la fase espulsiva,il rebozo può offrire un mezzo di
sostegno per “aggrapparsi” e spingere
con maggiore efficacia.
Trascorso del tempo dal parto, quando la donna se la sente è
possibile regalare alla puerpera una cerimonia di “chiusura” (chiudere un ciclo
della vita o qualcosa che ha provocato una apertura, una rottura, come per
esempio la perdita di un bambino, la fine di una storia sentimentale, un
trasloco, cambiare lavoro, dopo il parto).
Viene proposto alla puerpera così un massaggio rilassante
seguito da un bagno molto caldo contrapposto ad una fascia imbevuta di acqua
fredda intorno alla fronte.
Dopo il bagno, la donna si asciuga e la si invita ad
adagiarsi supina sopra i sette teli posti per terra. La si ricopre di coperte.
Le due donne che offrono il regalo, incominciano così a
chiudere, seguendo il rituale, i sette teli di rebozo accompagnate da una
musica evocativa.
Al termine, quando sarà il momento di aprire i teli, ogni
apertura verrà accompagnata da una frase in onore della puerpera."
Credits: Professione Mamma