venerdì 29 settembre 2017

Quando ti guardo

"Ora sei qui finalmente e ti osservo
quando, ingordamente ti nutri
ti nutro e mi nutro di te,
dei tuoi golosi sospiri
dei sorrisi sazi e inconsapevoli,
ti assimilo piano, piano perchè so
che ogni attimo non si ripeterà.Mi respiri, ti respiro.

Mi cerchi e ti accolgo nell'intimo più profondo.
Sei e sarai, la mia vita allungata nel tempo
Sono e sarò per sempre tua madre.
Assonanze e dissonanze: 
del cuore, della mente, di tutta me stessa.
Ti ho condotto alla vita ma,
so che non mi appartieni, se non adesso
ma già, sei una persona
che solcherà la vita per sè.

Eppure, io sarò sempre con te e parte di te.
Su piccino, sorridiamo
alla vita che ci viene incontro...
tua mamma."

Carla Mangano Malaguti


lunedì 25 settembre 2017

Il Rebozo delle Parteras

"Una leggenda messicana narra: quando cominciò il mondo a luna salì su un albero. E lì cominciò a tessere e a ricamare.

Il rebozo è un pezzo di tessuto che può variare da 1.50 mt ai 3 mt di lunghezza dai molteplici variopinti colori e può essere di cotone, lana o seta.
In Messico, l’uso del rebozo è tradizione.
In alcune comunità la rebozo è un simbolo di rispetto.
Il rebozo viene regalato alla donna che convoglia a nozze e quindi se si vede in giro per strada una donna che indossa una scialle rebozo, gli uomini sapranno che questa è una donna sposata, e che quindi bisogna rispettarla ed onorarla come tale.


In alcune zone rurali del messico alcune donne incinta usano avvolgersi il rebozo alla vita per dare un maggior sostegno alla pancia ed aiutarle nei duri lavori fisici che fanno.

L’uso più semplice e comune è quello di metterlo sulle spalle per ripararsi dal freddo.

Il rebozo viene utilizzato anche per trasportare carichi pesanti sulla testa.

E’ però anche usato per trasportare i bambini. Le donne anziane infatti insegnano alle più giovani come legarlo per portare i bambini, in modo che ogni donna, anche se non ha figli, sa come portare un bambino, e può utilizzarlo per trasportare i suoi fratelli o suoi nipoti o nipoti, e così via.

BENEFICI DEL REBOZO in gravidanza

Il rebozo è può essere quindi usato nell’arco di tutta la gravidanza per sostenere e contenere il pancione, ma anche per donare relax alla donna, affaticata dal peso e per tonificare a livello addominale i tessuti distesi dalla gravidanza sulla pancia e su tutto il corpo.


Può essere inoltre utilizzato per aiutare i bambini a cambiare posizione dentro la pancia (bimbi podalici in quanto rilassa i muscoli e potrebbe permettere al bambino maggiore spazio per girarsi, e i bambini in asinclitismo, ovvero quando il corpo del bambino non è in asse con la testa e il tutto non è in asse con il canale del parto).

La donna gravida potrà trovare, tramite il massaggio rebozo, grande giovamento e sollievo al pube ed al coccige.

In travaglio il massaggio rebozo effettuato dal partner può essere un valido aiuto per la donna e da modo al compagno di sentirsi attivo ed utile in un momento così delicato.
Potrà essere di aiuto per attenuare il dolore delle contrazioni e nello stesso tempo renderle maggiormente efficaci effettuando un “ballo lento” di coppia con il rebozo.

Durante la fase espulsiva,il rebozo può offrire un mezzo di sostegno per “aggrapparsi” e  spingere con maggiore efficacia.



Trascorso del tempo dal parto, quando la donna se la sente è possibile regalare alla puerpera una cerimonia di “chiusura” (chiudere un ciclo della vita o qualcosa che ha provocato una apertura, una rottura, come per esempio la perdita di un bambino, la fine di una storia sentimentale, un trasloco, cambiare lavoro, dopo il parto).

Viene proposto alla puerpera così un massaggio rilassante seguito da un bagno molto caldo contrapposto ad una fascia imbevuta di acqua fredda intorno alla fronte.

Dopo il bagno, la donna si asciuga e la si invita ad adagiarsi supina sopra i sette teli posti per terra. La si ricopre di coperte.

Le due donne che offrono il regalo, incominciano così a chiudere, seguendo il rituale, i sette teli di rebozo accompagnate da una musica evocativa.
Al termine, quando sarà il momento di aprire i teli, ogni apertura verrà accompagnata da una frase in onore della puerpera."

Credits: Professione Mamma

lunedì 11 settembre 2017

Il Potere della voce

Il canto è un evento essenziale nella vita dell'uomo. Presso tutte le popolazioni della terra il canto ha accompagnato ogni situazione della vita, sia gioiosa che dolorosa, allo scopo di viverla nel modo migliore.

Nelle varie parti del mondo è usanza di molte civiltà cantare durante la gravidanza e il parto, anche se con modalità diverse. In certe zone è la madre che canta, in altre sono una o più donne che cantano di fronte alla gravida, in altre ancora vengono chiamati dei musicisti per suonare e cantare alla madre, soprattutto dal 5° mese di gravidanza in poi.

La pratica del canto prenatale si è tramandata di generazione in generazione per molti secoli, significa, pertanto, che in qualche modo erano evidenziati dei benefici sia per la donna che per il bimbo.