mercoledì 30 novembre 2016

Il luogo del parto

La prima cosa che si pensa quando si parla di "luogo del parto" è: "ci sono altri luoghi sicuri oltre all'ospedale?".

La risposta è sì. In questo post vedremo quali differenze ci sono nel partorire in ospedale, in casa maternità e a domicilio.

E' importante fare questa premessa: il luogo del parto è dentro di voi. Voi sapete dove vi sentite più sicure nel dare alla luce il vostro bambino, voi sapete cosa volete o cosa non volete durante il vostro travaglio per voi e il vostro bambino. Se provate a chiudere gli occhi, a rilassarvi e a immaginarvi in travaglio, dove vi immaginate? Come? Con chi?




Ogni donna, indipendentemente dal luogo scelto per il parto, ha bisogno di sentirsi protetta, accolta, ascoltata, capita, supportata e ha bisogno di intimità e tranquillità.

In intimità si concepisce, in intimità si partorisce. Affinchè la donna che mette al mondo un bambino possa “mettere a riposo” la neocorteccia, ovvero la parte del cervello da cui dipende l’attività razionale e lasciarsi guidare dalla parte più antica e istintuale di sé, deve essere circondata da silenzio, tranquillità, serenità. Le esigenze del piccino che sta nascendo sono le stesse.

Quali sono dunque i luoghi in cui potersi sentire protette, accolte e in intimità?

OSPEDALE
E' il luogo scelto dalla maggioranza delle donne e delle coppie per dare alla luce il proprio bambino. Ci sono diversi tipi di ospedale, più grandi, più piccoli, più improntati sulla fisiologia, altri più attrezzati per seguire la patologia ma tutti, teoricamente, dovrebbero rispettare le 15 raccomandazioni dell'OMS sull'assistenza alla gravidanza, parto e dopo parto. L'ospedale prevede dei protocolli assistenziali per il travaglio, il parto e la gestione del neonato. Potete informarvi su quali siano questi protocolli (diversi da ospedale a ospedale) e compilare successivamente un piano del parto nel quale potrete inserire ciò che volete o non volete venga fatto su di voi o sul vostro bambino (nel limite della sicurezza e della fisiologia). Potete inoltre visitare l'ospedale e parlare direttamente con le ostetriche per poter visitare il reparto e le sale parto disponibili (in alcuni ospedali è possibile travagliare e partorire in acqua) e ricevere informazioni aggiuntive anche su quali siano i metodi principali utilizzati per ridurre il dolore del parto e quali siano i tassi di episiotomia e cesareo propri di quell'ospedale. In questo modo, potrete scegliere in modo consapevole la struttura più adatta alle vostre esigenze.


CASA MATERNITA' E DOMICILIO
Sono alternative sicure per tutte le donne e bambini in salute, con criteri di inclusione definiti dalle linee guida dell’Associazione nazionale ostetriche parto a domicilio e case maternità 
La casa maternità è una vera e propria casa la cui caratteristica peculiare è la continuità assistenziale. La coppia viene accompagnata durante la gravidanza e, dopo il parto, l’ostetrica continua a seguire e a supportare i neogenitori nel periodo impegnativo del puerperio. Ma perché tra la donna e le ostetriche possa crearsi un rapporto di fiducia, è necessario che la futura mamma contatti la casa maternità il prima possibile, almeno entro il settimo mese di gravidanza.  Nel corso dell’attesa, la coppia incontrerà regolarmente l’ostetrica e potrà partecipare ai percorsi di accompagnamento alla nascita.
In una Casa di Maternità la futura mamma non è circondata da persone estranee e ha già familiarità con l’ambiente. Con lei ci sono il partner e le ostetriche che l’hanno accompagnata nei mesi dell’attesa. La futura mamma è la protagonista dell’evento nascita e può muoversi e assumere le posizioni che preferisce, mangiare qualcosa, immergersi nella vasca per il parto o sdraiarsi nel lettone matrimoniale. Un’assistenza “personalizzata”, che in ospedale non sempre è possibile, per motivi organizzativi.
Subito dopo il parto, il neonato viene asciugato e avvolto in un telo morbido e caldo e affidato all’abbraccio materno. Gli interventi di routine, come la medicazione del cordone ombelicale e la misurazione del peso e della lunghezza vengono effettuati solo in un secondo momentoEntro le prime ore di vita, il benessere del bebè viene controllato anche dal pediatra, che si reca in casa maternità per una prima visita. Un ulteriore controllo viene effettuato a casa della famiglia al quinto giorno di vita.
Dopo la nascita, la “neofamiglia” resta nella casa maternità per 24 ore. Eventuali fratellini e sorelline maggiori sono benvenuti e possono restare con i genitori per fare conoscenza con il nuovo nato. Le ostetriche si prendono cura della mamma, cucinano per lei e per il neopapà e, soprattutto, offrono loro tutti i suggerimenti necessari per accudire il bebè e gestire l’allattamento al seno.
Quando la famiglia torna a casa, nei primi giorni successivi al parto l’ostetrica si reca a domicilio per verificare che mamma e bimbo stiano bene.
Per quanto riguarda il parto a domicilio, la modalità è la stessa della casa maternità, cambia solo il luogo, la coppia rimane sempre nella propria abitazione (a meno che non sia necessario un trasferimento). Anche in questo caso, le ostetriche assistono la coppia nei giorni successivi alla nascita e ilo pediatra si reca a domicilio per controllare la salute del neonato entro le 24 ore di vita.
Essendo un servizio privato, partorire in casa maternità o in casa ha un costo. In alcune regioni italiane è previsto un rimborso (totale o parziale) delle spese sostenute dalla coppia. Le Regioni che si sono “espresse” in materia sono: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, e le province autonome di Trento e Bolzano. In Emilia Romagna è previsto un rimborso pari all'80% del costo totale del parto fino a un massimo di 1570 euro e in alcune città è possibile partorire gratuitamente con le ostetriche dell'ASL di riferimento.


Per ulteriori informazioni potete consultare il sito www.nascereacasa.it e se avete bisogno di avere maggiori informazioni sul parto a casa a Piacenza, contattatemi! ;)

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