martedì 21 giugno 2016

Mestruazioni

Tratto da "Luna Rossa" di Miranda Grey, buona lettura!

"Per secoli il ciclo mestruale femminile è stato considerato con repulsione e, allo stesso tempo, con maliziosa soddisfazione; infatti, era visto come qualcosa di sporco, come il segno del peccato e la sua esistenza rafforzava l'idea della posizione inferiore della donna in una società dominata da maschi.





Ancora oggi le mestruazioni sono viste come uno svantaggio biologico che rende le donne più emotive, irrazionali e inaffidabili sul lavoro. Nella cultura occidentale, che definisce se stessa come "civile", ci si riferisce al ciclo mestruale raramente in modo aperto, eccetto che in termini medici. Ci sono ancora barriere tra madre e figlia, moglie e marito, sorella e fratello e tra amici. Molte donne passano la vita sentendosi inadeguate o in colpa perché una volta al mese si sentono più depresse, irritabili, distratte o magari anche solo stanche.

Quante donne hanno trasferito questo senso d'inadeguatezza e senso di colpa alle loro figlie, sia verbalmente che con l'esempio?
Per quante donne le prime mestruazioni furono un'esperienza negativa perché non era stato spiegato loro nulla o, al massimo, solo qualche dettaglio medico che non spiegava come si sarebbero sentite?

Nella società moderna non esistono più riti di passaggio; quante ragazze hanno effettivamente sentito di aver ricevuto il dono dell'essere donna ed è stata data loro una guida per crescere attraverso questa esperienza? Riconoscendo i doni del proprio ciclo mestruale e vedendolo in una luce positiva, le donne saranno in grado di guidare anche le loro figlie nel dare il benvenuto alla femminilità e al suo ciclo.

Molte donne soffrono durante le mestruazioni, sia mentalmente sia fisicamente e l'aiuto che trovano disponibile consiste solo nel combattere i sintomi. La causa, cioè l'essere donna, non si può combattere. L'esistenza della sindrome premestruale ha iniziato ad essere accettata dalla società moderna ma i suoi effetti sono ancora visti come negativi e distruttivi. Le donne hanno dovuto lottare molto per far sì che la società, la scienza medica e la legge si rendessero conto che attraversano uno stato di coscienza alterato legato alle mestruazioni ma non esiste più alcuna struttura o tradizione che le aiuti a capire e a usare quel medesimo stato di coscienza in modo positivo.

Le donne in età fertile sono cicliche per natura ma, con la visione lineare del tempo e degli eventi, tipica della nostra società, è spesso difficile, per loro, rendersene conto e usare il ciclo nella propria vita. Se le donne prenderanno coscienza della loro ciclicità durante il periodo fertile, allora cominceranno a riconoscere che sono parte del più grande ciclo dell'universo e accetteranno la loro vera natura rendendo la loro vita più armonica.

Le forze creative legate al ciclo hanno diversi aspetti e sono legate al ciclo dell'utero. Se l'ovulo rilasciato durante l'ovulazione viene fecondato, queste energie vengono espresse creando una nuova vita; in caso contrario l'energia prende forma nella vita della donna in altri modi. Le energie del ciclo non dovrebbero essere represse o controllate. Bloccarle o limitarle può portarle a diventare distruttive. L'energia dev'essere accettata come un flusso che si esprime a suo modo. combattere questo flusso può causare sofferenza mentale e fisica perchè la donna che gli resiste combatte contro la sua stessa natura e questo può sfociare in aggressività, rabbia e frustrazione. Queste energie trovano espressione nelle molte forme della natura creativa della donna.

Ritirarsi dalla società, in questo periodo, era una naturale espressione di questo tipo di energia. Era tempo per imparare e insegnare, tempo per usare le energie collettive dell'intero gruppo di donne mestruate. Il confinamento durante le mestruazioni non era originariamente un concetto negativo ma un'occasione per le anziane donne sagge di spiegare alle giovani la natura del loro corpo, delle energie appena risvegliate e le tradizioni spirituali che le accompagnavano. Significava che la donna, dopo la pubertà, sarebbe emersa armonicamente con la sua naturale e in grado di usare le sue energie per la comunità e per la terra."


1 commento:

  1. Grazie Giulia di questo post!
    Da quest'anno mi sono avvicinata al mondo della coppetta mestruale e degli assorbenti lavabili per necessità (cistiti dovute all' assorbente usa e getta) e così mi sono trovata a leggere, a pensare e a dedicare più tempo, energie ed attenzioni a me stessa e al mio ciclo di quanto non abbia mai fatto.
    Solo leggendo il tuo post mi sono resa conto di quanto questa necessità si sia trasformata per me in un grandissimo punto di forza.
    Adesso mi viene più istintivo prendermi i miei spazi e i miei tempi durante il ciclo, in qualsiasi fase esso sia.
    Provo più soddisfazione a curare il mio corpo.
    Mi sembra più semplice capire che tipo di energia ho in un particolare momento del ciclo.
    E ne parlo ancora più serenamente e apertamente con chiunque!
    Grazie di cuore, perché ne ho preso consapevolezza solo leggendo questo post.
    Un abbraccio
    Tita

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