L’arte del Babywearing
Vi siete mai sentite dire: “se lo tieni tanto in braccio lo
vizi?”.
Ecco questa frase per me, è stata fondamentale nel percorso
di Portare mio figlio e ringrazierò sempre chi continuava e continua tutt'ora
a ripetermelo.
Avete mai pensato all'istante in cui avete preso (o
prenderete) per la prima volta vostro figlio tra le braccia? Il suo odore
inebriante, il suo respiro sul vostro seno, il suo pianto che si calma subito:
ecco il senso di Portare per me.
Un bambino neonato è puro istinto.
Per lui, che è stato nove
mesi in uno spazio caldo e accogliente vicino al cuore della sua mamma, il
mondo deve essere cosi vasto, freddo e inospitale!
Con la fascia, il bambino viene inserito nel contesto
sociale in modo meno traumatico, tutto viene filtrato dalla presenza costante
del contatto con la madre. Così i rumori, gli odori, il mondo, vengono filtrati
dal grembo materno.
L’istinto è quello che nelle popolazioni più primitive ha
permesso la sopravvivenza e l’evoluzione dei cuccioli d’uomo … perché piangere
era l’unico modo per richiamare l’attenzione, per dire: “hey sono qui, non so
camminare, non posso difendermi, prendimi in braccio e proteggimi!”.
Ecco perché non si vizia tenendo in braccio (e usando la
fascia)!
Questo mio percorso è nato dall'esigenza di trovare un modo
per poter essere il più indipendente possibile e continuare a vivere la mi vita
di ragazza, ora mamma.
Il babywearing
(dall’inglese: indossare il bambino) è una pratica che permette e mi ha
permesso, di sentirmi sicura del mio ruolo di madre e di essere libera li
vivere la mia vita senza rinunciare a nulla: pensate di avere le mani libere
sempre, non dover spingere un passeggino per forza, di poter cullare vostro
figlio quando piange senza alcuna fatica e peso sulle braccia.
Il Portare è qualcosa di così intenso e gratificante che
dovrebbe essere insegnato a tutte le mamme!
Tantissime volte sento donne che mi dicono: “io SENTO che ha
bisogno di stare in fascia!”, ed è proprio vero. E' puro istinto anche per una mamma il tenere
proprio figlio vicino al suo cuore per calmarlo e dargli amore, e la fascia non
è altro che un’estensione delle sue braccia.
Diventerò Consulente del Portare® perché le stesse mamme mi
dicono anche: “grazie perché finalmente ho capito che aveva solo bisogno di
stare con me”.
Ci sarebbero tantissime altre cose da dire sul babywearing, ma vi invito a scoprirle
pian piano, sulla vostra pelle e perché no con l’aiuto di una Consulente
certificata.
Io sono Gaia, sono una mamma come tante e sono una mamma
Portatrice.
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