giovedì 8 giugno 2017

L'allattamento nella storia

L'allattamento materno è generalmente considerato un atto naturale mentre in realtà è soggetto a condizionamenti materiali, economici e soprattutto culturali. Ma come vivevano l'allattamento al seno i nostri antenati? C'erano differenze tra le varie culture? L'allattamento al seno dipende dal grado di emancipazione delle donne e dalla presenza o meno di un forte patriarcato? 






ALLATTARE NELLA SOCIETÀ EGIZIA
La balia solitamente affiancava la madre: se la madre allattava, la balia la aiutava nella cura quotidiana del neonato, come una moderna babysitter; se la madre non poteva allattare, la scelta cadeva su una balia che poteva svolgere anche la funzione di nutrice. Le balie non erano schiave, in genere erano ben pagate, talvolta meglio di alcuni medici. Alla corte del faraone erano scelte tra le mogli di alti dignitari, conferiva loro un certo prestigio e alcune ebbero l'onore di essere raffigurate addirittura sulla tomba del faraone che avevano nutrito.
I bambini erano allattati fino all'età di tre anni perchè si riteneva che l'allattamento prolungato ne proteggesse la crescita e fisica e mentale. Il latte era considerato "liquido che guarisce" e conservato in piccoli vasi d'argilla a forma di donna che allatta: serviva infatti per la cura di molte malattie perchè ritenuta bevanda divina che poteva donare vita, potenza e lunga esistenza.


ALLATTARE NELLA SOCIETÀ GRECA
Nel mondo greco il sospetto per tutto ciò che apparteneva al mondo femminile coinvolgeva anche l'allattamento che non godeva di buona reputazione: beveva latte chi non era civilizzato, come il ciclope Polifemo che non aveva mai assaggiato vino. Il vino, infatti, era la bevanda vitale che metteva in comunicazione gli uomini con le divinità, mentre il latte evocava la terra e un universo femminile guardato sempre con ostilità. Allattare era considerato un atto culturalmente svalutato tanto che spesso le donne di classe sociale elevata non allattavano. Aristotele sosteneva che il neonato non dovesse essere attaccato al seno subito dopo la nascita, perchè il colostro era ritenuto portatore di epilessia e malanni. Nella realtà tuttavia molte madri si prendevano cura del figlio e lo allattavano per due o tre anni. Venivano usati anche i biberon nella forma somigliante a piccoli animali decorati per somministrare latte, miele e talvolta vino in occasione di feste particolari come le Anthesterie che erano le feste dei bambini.


ALLATTARE NELLA SOCIETÀ ETRUSCA
La società etrusca era favorevole all'allattamento materno e questo riflette la maggiore considerazione sociale di cui godeva la donna e la sua posizione più emancipata nella famiglia e nella società, rispetto alla donna greca e romana. Numerose le statuette che rappresentano donne che allattano dotate di una veste con una specifica apertura, segno di grande attenzione per questa pratica. Sembra che nella società etrusca la discendenza femminile fosse in grado di assicurare anche da sola la cittadinanza e che esistesse la possibilità di trasferire un legame di sangue attraverso il latte materno.


ALLATTARE NELLA SOCIETÀ ROMANA
I Romani ritenevano che il carattere e l'aspetto fisico di un neonato dipendessero dal latte materno non meno che dal seme maschile; una nutrice estranea avrebbe potuto indebolire o compromettere la discendenza. Tuttavia, soprattutto in epoca imperiale, la massiccia presenza delle balie prova che poche donne accettavano di allattare i figli soprattutto nelle classi elevate. Il timore delle donne di classe elevata era soprattutto quella di sciuparsi il seno e di non poter riprendere subito la vita mondana. L'allattamento al seno poteva durare per due o tre anni ma era praticato anche quello con latte vaccino o di capra come dimostrano le analisi effettuate su alcuni biberon ritrovati.



ALLATTARE NEL MEDIOEVO
Nel Medioevo, allattare al seno era importante ai fini di una maggiore sopravvivenza. Infatti, se un bambino non poteva essere allattato al seno aumentavano le sue probabilità di contrarre malattie, sia per mancanza di difese immunitarie sia per la somministrazione non igienica di sostituti del latte. Il comportamento riguardo l'allattamento nei confronti dei bambini in rapporto al sesso era diverso per maschi e femmine: nel mondo contadino, i tempi di allattamento per i maschi erano doppi rispetto a quelli delle femmine. Il legame fisico viscerale che si istituiva tra mamma e bambino veniva tuttavia considerato con sospetto: secondo un opinione diffusa il latte di donna era sangue mestruale sbiancato e quindi considerato impuro.






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