sabato 24 giugno 2017

Oleolito di Iperico: come realizzarlo

Il dono del sole per noi donne: questo è per me l'Iperico, piantina tanto semplice ma al contempo tanto ricca di poteri curativi. Per questa ricetta esistono infinite varianti, mille accorgimenti e piccoli trucchi anche se quest’anno è la prima volta che lo realizzo.

Ingredienti: 
  • sommità fiorite d'Iperico
  • foglie di iperico
  • olio d’oliva o mandorle o girasole


Riguardo all'Iperico
Si può trovare secco nelle erboristerie ma è un piantina talmente comune e facilmente riconoscibile che potete tranquillamente andare in un prato o in riva a un fiume (io l’ho trovato a Rivalta sul greto del fiume Trebbia) dove cresce e raccoglierne un po' (controllate attentamente che sia proprio lei confrontandola con foto e schede erboristiche!).

Il momento migliore per raccogliere l'Iperico è in luna crescente o piena, al mattino quando la rugiada si è asciugata ma il sole non brucia ancora quando i fiori sono aperti ma non sfioriti. Il tempo balsamico (periodo di maggior concentrazione di principi curativi nella pianta) dell'Iperico è a Giugno, ed in particolare la tradizione vuole che vada raccolto durante il Solstizio d'Estate (21 Giugno) a mezzogiorno, oppure nel giorno di S. Giovanni (24 Giugno) in modo da poter beneficiare di tutto il suo potere curativo ed energetico.

Curatevi di prendere solo i rametti sani e verdi, evitando quelli ingialliti, sporchi, attaccati da insetti o funghi o vicini a strade o ad altre fonti d'inquinamento. Ne serve un mazzetto, giusto quello che basta per riempire un barattolo senza pressare molto.

Riguardo agli oleoliti c'è sempre la disputa se usare la pianta secca o quella fresca (la quale contiene acqua che potrebbe creare muffe e deteriorare l'olio), ma per quest'oleolito in particolare sembra che siano quasi tutti concordi nel dire che va utilizzata la pianta fresca.



Riguardo all'olio
L'olio va scelto in base all'uso che volete fare dell'oleolito: se volete preparare un unguento vanno benissimo l'olio d'oliva, girasole, riso ecc. se invece volete addizionare l'oleolito a creme e preparati per il viso sarebbe meglio usare oli più leggeri e non comedogeni come vinaccioli o jojoba. Sconsiglierei quello di mandorle anche se le sue proprietà si sposerebbero bene con quelle dell'Iperico, perché irrancidisce facilmente, e la presenza d'acqua nella pianta certo non favorisce la sua conservazione, ma provate. Io non l'ho mai fatto, ma potreste scoprire che funziona invece a meraviglia!
E' comunque possibile fare un misto di vari oli in modo da addizionare le proprietà di questi a quelle dell'Iperico.

Preparazione
Mettete le sommità fiorite d'Iperico e le foglie con i fiori verso il basso in un barattolo di vetro pulito ed asciutto, pressandole poco, giusto quel tanto che basta per farle stare ben distribuite nel contenitore. Per distribuirlo meglio e far penetrare meglio l'olio potete anche tagliuzzarlo, ma comunque ho testato che il risultato è uguale. Ricopritele con l'olio o la miscela di oli che avete scelto in modo che non spunti fuori nulla della pianta e lasciate in macerazione per un mese, agitando di tanto in tanto il barattolo.

Nella mia famiglia si è sempre esposto il barattolo al sole, il cui calore velocizza il processo d'estrazione dei principi della pianta, e attiva l'ipericina, la sostanza che rende l'olio rosso.

L'oleolito è pronto quando ha assunto un bel color rubino ed il caratteristico odore dell'erba, basterà circa un mese. A questo punto filtrate (prima con un colino ed eventualmente dopo con una garza o un filtro da caffè) spremendo bene la pianta in modo da ottenere tutto l'olio che ha assorbito che sarà anche quello più carico di proprietà, eventualmente aiutandovi con uno schiaccia patate o un torchietto. Conservate l'oleolito ottenuto in una bottiglietta di vetro scuro in luogo buio ed asciutto ed etichettate con data di preparazione, contenuto ecc.

Utilizzi
ATTENZIONE: l'Iperico rende la pelle più fotosensibile se assunto in grandi quantità per via interna, per quanto riguarda l'olio non dovrebbe esserci alcun pericolo, ma soprattutto se avete la pelle chiara non esponetevi al sole (e neanche a lampade abbronzanti) dopo l'uso, inoltre può avere interazione con contraccettivi orali, farmaci antidepressivi, barbiturici.

L'oleolito d'Iperico si può usare puro su eritemi, ustioni, anche solari, magari in sinergia con gel d'aloe o chiara d'uovo applicati localmente. Si può applicare anche ogni volta che ci sia bisogno di una rapida cicatrizzazione, ancora meglio se unito all'oleolito di Calendula; aggiungendo anche Lavanda e/o Camomilla otterrete un olio perfetto per qualsiasi problema di arrossamento della pelle, screpolature, bruciature, piccole ferite ecc.  Migliora le contratture muscolari e le infiammazioni dei tendini se usato come olio da massaggio, attenua le emorroidi se applicato localmente.


In alternativa se ne può fare un unguento, più pratico da portare in giro e applicare, dalle uguali proprietà. 


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